D’improvviso

d’improvviso gli occhi si illuminarono in una strana maniera, quasi tristemente, o peggio, angosciamente.

cosa può essere saltato in mente dopo un tale scatto, cambiamento, tanto radicale e improvviso?

non si intonano più col sole che dal cielo emanava colore, non rispecchiavano ciò che realmente esiste dietro questo sguardo che, generalmente, quando la luce in alto va a mancare, illuminavano.

Forse si erano annoiati a mostrare lo stesso aspetto ripetutamente, giorno per giorno. Si saranno lasciati andare e nel cogliere, l’apparente impercettibile, differenza, si resero conto che cercavano di scappare proprio da tutto ciò.

Dopo una giornata

quando a fine serata le sovviene sempre, come in loop, la sensazione di sbaglio, di inaguatezza è la fine per la sua mente.
non saprà mai e non riesce mai a concepire come fare a non pensarci.


Come riuscire a divertirsi al mille per mille dato la situazione sfiancante per se stessa.
non riuscirà mai a concepire come, per un nano secondo – almeno- riuscire a vivere, respirare l’aria che le sposta i capelli e che le vuole semplicemente accarezzare il viso.


Magari vuole tirare uno schiaffo, non sa – niente è certo-.
Poiché nella foga del non pensarci finirà sempre a pensare sempre e solo a l’unica cosa che la fa andare avanti.


  Il ricordo.

Niente luce

Nebbia là dove il sole spendeva.

L’oscurità va oltre ogni spiraglio di luce e niente più appare.

Cosa rimane? Cosa senti dopo il buio?

Tutto si sente il doppio, ti ribolle il sangue, senti le linee mentali unirsi, intersecarsi, in un vortice che – girando infinitamente- ti fa sbattere la testa nelle tenebre che ti divoreranno prima o poi.

Quindi, forse, hai battuto troppo la testa.

settembre

quanto tempo è passato, quanti giorni corrono l’uno dopo l’altro per far andare avanti il mondo quando – in realtà- non c’è niente che dovrebbe andare.

Vorrei si fermasse tutto, si, lo ammetto. La paura, fin’ora mai provata, di crescere e di andare avanti è direttamente proporzionata al tempo che non si cura delle mie parole – delle mie paure- e scorre lo stesso ad una velocità disarmante.

è una nuova stagione; dovrebbe essere un nuovo inizio, un nuovo cambiamento, anche se – onestamente- non vorrei tante cose.

Mi basterebbe solo una cosa, tu.

È tutto finto?

Tutto questo non sembra reale, non è reale. Ho commesso uno sbaglio che ha portato a un dolore indescrivibile

Sembra un mondo parallelo, non è così? Spero sia così. Con tutto il cuore immagino che sia un enorme incubo, un crudele scherzo, tutto quel tormento ha fatto riaffiorare ogni dolore e ogni sentimento sparito ormai da tempo

ed è tornato tutto più forte di prima, un tornado ancora più potente e pericoloso di prima, non si può bloccare – o meglio- non lo so fermare in alcun modo; ci ho provato davvero, anche con i metodi sbagliati, ma ci ho provato.

Ora non so se si calmerà mai, ora credo solo che non mi rimanga tanto tempo altro da scontare. Concepisco sia un immagine a dir poco drastica e pessimista, ma come posso immaginare qualcosa di diverso quando tutto ciò che sta sotto i miei occhi è solo dolore?

io, davvero, non lo so

osservare o agire?

e forse l’osservare invece di agire è la cosa sbagliata.

Ha avuto le occasioni che stava aspettando e le sono scivolate da mano per paura, per paranoie, per costrizoni, per troppe cose.
e quindi ora cosa fare?

Prova ciò che rimane, ma vedere -sempre e solo guardare- che anche quel briciolo di aspirazione, speranza, immaginazione, svanisce in un secondo è sempre un impatto fin troppo forte.


allorquando la sua mente smetterà di sbattere, probabilmente capirà il da farsi, il giusto comportamento, la buona regola; fino a quel momento si lascerà trasportare da sé stessa e le circostanze, e non c’è cosa più triste.